Linea di successione al trono dei Paesi Bassi

Lo stemma della monarchia olandese.

La linea di successione al trono dei Paesi Bassi (lijn van de Nederlandse troonopvolging) segue il criterio della primogenitura eguale, il che significa che il trono spetta al figlio primogenito indipendentemente dal sesso.

A differenza di altri stati, la legge salica non è mai stata applicata nei Paesi Bassi fin dall'inizio della monarchia, nel 1814. La costituzione del 1814 prevedeva infatti la legge semi-salica e stabiliva che al sovrano succedesse suo figlio maschio (o suo nipote), seguito dal fratello del re e dai figli. Qualora non ci fossero stati più eredi maschi, il trono sarebbe passato alla femmina più prossima in linea di successione.

La costituzione del 1887 modificò leggermente questa legge, in modo tale da dare alla figlia del re la precedenza rispetto al fratello del re. Nel 1922 la costituzione venne nuovamente modificata per limitare la linea di successione a tre gradi di parentela dal sovrano regnante.[1] La nascita del principe Guglielmo Alessandro, nel 1967, fu la prima di un erede al trono di sesso maschile nella famiglia reale olandese dal 1884.

Nel 1983 venne introdotta la primogenitura assoluta.[2] Nel 2021 il primo ministro Mark Rutte dichiarò che, qualora l'erede al trono sposasse una persona dello stesso sesso, non perderebbe i propri diritti dinastici.[3]

  1. ^ I gradi di parentela sono conteggiati in base al diritto romano: si conta il numero di nascite fra due persone attraverso il loro antenato comune.
  2. ^ (EN) Traditions, su Ministry of General Affairs. URL consultato il 3 novembre 2018.
  3. ^ Same-sex marriage isn't a bar to the Dutch throne, Prime Minister says, su edition.cnn.com. URL consultato il 19 ottobre 2021.

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